Il linguaggio umano è ambiguo, spesso accade che tra due concetti indipendenti, ma accomunati dal fatto che si indicano con due parole molto simili (o addirittura identiche), si innesti un corto circuito che li accomuna, non solo nella denominazione, ma anche nel significato.
Scienza e biopolitica
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C’è davvero bisogno della clonazione?
La notizia dei cinque embrioni umani clonati dall’azienda californiana Stemagen non giunge inattesa e, soprattutto, non indica un percorso obbligato. Ci sono prospettive (e sfide) più importanti.
A proposito della legge 194. Se l’ipermodernità diventa arcaica
A leggere l’articolo di Umberto Galimberti apparso su ‘L’Espresso’ del 17 gennaio, con il titolo “Aborto diritto delle donne”, viene in mente l’affermazione di Pascal secondo la quale “l’impegno a pensare bene è il principio della morale”.
L’aborto, il violinista e il presupposto ingenuo (ma non troppo) della vita “autonoma”
Nel dibattito che sembra riaprirsi sulla 194 uno dei punti intorno ai quali si cerca di costruire un nuovo consenso è quello relativo ai limiti temporali entro i quali permettere il cosiddetto aborto “terapeutico”.
Legge 194: altre osservazioni in chiave etico-giuridiche
Le osservazioni da economista “cinico”, ma direi più correttamente “acuto” di Leonardo Becchetti, stimolano alcune riflessioni in chiave giuridica (ma non solo) sulla legge 194.
Legge 194, al di là di ideologie e fedi: alcune osservazioni “ciniche” da economista
La prima riflessione fondamentale sull’acceso dibattito di questi giorni sulla legge 194 è la seguente. I temi etici sono temi che coinvolgono le coscienze e convinzioni personali, sono temi di un ordine diverso e superiore a quello delle questioni più strettamente politiche e quindi non debbono essere “sfruttati” o...
Tre risposte per tre affermazioni
Nei media leggiamo spesso di mirabolanti risultati della ricerca che ad ogni piè sospinto risolve definitivamente un problema che angustiava l’umanità o chiarisce una volta per tutte una verità assoluta
Verso la privatizzazione della scelta abortiva
La pillola RU 486 consente un aborto non chirurgico, ma chimico, e dunque indolore, domestico, soft, privo di traumi. Evviva?
Sulla questione dei neonati prematuri
E’ esplosa sui giornali la questione dei cosiddetti “grandi prematuri”, ovvero dei bambini nati prima della 25 settimana di gestazione, e che ruota intorno alla questione dei trattamenti sanitari cui sottoporli, e dei criteri in base ai quali stabilire gli interventi attuabili.
Parole occupate
Capita alle parole di correre rischi inflattivi. Più circolano meno valgono (vale a dire: meno significano). Una di queste parole è persona, spesso combinata con altre (diritti, dignità, centralità e così via…) che ne incrementano il senso e il valore, e dunque il rischio dell’usura e , per dire...
La bioetica dei manifesti
Il 25 novembre, con un Convegno a Torino, è stato presentato il «Nuovo manifesto di bioetica laica». Nuovo, probabilmente, per distinguerlo da quello che, con analoghe intenzioni e con lo stesso titolo, era stato proposto nel 1996.
Scienza ed Etica: un connubio possibile
Due team di ricercatori, uno nipponico ed uno statunitense, lavorando in modo diverso ed utilizzando perciò tecniche differenti, sarebbero riusciti a “ringiovanire” cellule umane adulte fino a renderle sostanzialmente simili alle cellule staminali embrionali;
Limiti e sfide della scienza, oltre il trionfalismo e il dogmatismo
Di questi tempi sembra che i nodi legati alla scienza, alla tecnica ed al loro ruolo nella società siano molto frequentati. Ne parlano politici, filosofi, teologi, spesso anche degli scienziati-divi-mediatici che a vario titolo intervengono sulle pagine dei giornali o in televisione.
Il paradosso del “testamento biologico”
La sentenza della Corte di Cassazione sulla vicenda della ragazza che vive in stato vegetativo da oltre 15 anni ha riaperto in Italia il dibattito sull’eutanasia. C’è chi ha, infatti, interpretato questa sentenza come l’introduzione di un “diritto a morire”.
Accogliere il dolore, per non esorcizzare la morte
La società contemporanea, spinta dal paradigma universale del “superamento del limite”, pare aver scoperto che ci sono due vincoli difficili da sciogliere e, se non bastasse, spesso correlati tra loro: la violenza e la morte.