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Questo è il libro-scandalo del momento, il libro che – si è scritto sulla stampa – pare abbia scatenato la follia stragista degli attentatori islamici parigini verso la rivista goliardica Charlie Hebdo. Ma forse gli assassini non avevano letto il romanzo.

Le civiltà non muoiono, si suicidano. E l’Europa è pronta all’insano gesto. Incapace di reagire alla sua decadenza culturale, con una chiesa intorpidita dall’illusione di vivere adattandosi ai costumi del mondo, ecco allora l’accettazione della sottomissione ad un’altra civiltà come via d’uscita. Ecco un Islam che sa proporre un senso al progetto di una vita che vada oltre il foie gras, il Cahorse e vari altri coriandoli di appagamento dei sensi.

Questo è il libro-scandalo del momento, il libro che – si è scritto sulla stampa – pare abbia scatenato la follia stragista degli attentatori islamici parigini verso la rivista goliardica Charlie Hebdo. Ma forse gli assassini non avevano letto il romanzo.

Noi andiamo per ordine. Intanto la storia. Il protagonista insegna all’università. Non ha più amore: né verso una donna (ogni tanto si porta a letto le studentesse, una in particolare, Miriam, israeliana), né verso la vita (che procede stancamente con un certo ottundimento dei sensi per mezzo dell’alcool e altre prelibatezze francesi), né verso lo studio (che si fonda sul reiterato culto di un letterato forse minore come Huysmans). Ma la sua vita sarà sconvolta da ciò che accade fuori di lui.

Alle elezioni politiche francesi (beninteso, non ha amore neppure verso la politica) il sistema elettorale giunge a far confrontare in un duello finale (il famoso doppio turno da noi tanto apprezzato) l’estrema destra del Front National e il partito della Fratellanza musulmana, portatori di un programma di moderata islamizzazione. Il centrodestra e il centrosinistra, con una mossa del cavallo, decidono di appoggiare i musulmani che, dopo qualche giorno di protesta, iniziano a governare il paese. E a trasformarlo. Eliminata la disoccupazione (via le donne dal lavoro), eliminata la criminalità, sostegno alle piccole imprese e tanti petroldollari che arrivano in Francia, maschilismo a mille e mille e una notte di donne.

Come capirete facilmente, più di uno riscopre una fede e si converte. La conversione diventa il must per accedere ai ranghi alti dell’economia, della cultura e della politica. E così il nostro immorale docente universitario accetterà alla fine la piena sottomissione all’Islam: la massima libertà attraverso la massima sottomissione. Una conversione che ricorda quella del gran finale di 1984, dove si dichiara l’amore completo verso il Grande fratello (qui verso Allah). Insomma, si mette a nudo il decadimento etico e morale del nostro Occidente, impregnato di un laicismo che toglie senso alla vita (mentre sui… sensi, niente da dire: nel romanzo descritti anche con particolari anatomici, peraltro del tutto inutili).

Quando riprendevo la lettura, mi sembrava di piombare in un incubo. Solo alla fine si coglie qualche raggio di sole (anche se, alla fine, viene proprio e ovviamente dall’oriente). Che dire? Sicuramente fantapolitica, anche se ne rimane un po’ la convinzione che per quanto sia impossibile, non tutto sia improbabile.

Michel Houellebecq, Sottomissione, Bompiani, Milano 2015.

Citazioni
"Tutto il dibattito intellettuale del XX secolo si era riassunto in un’opposizione tra il comunismo – la variante hard, diciamo così, dell’umanesimo – e la democrazia liberale – la sua variante morbida; insomma era terribilmente riduttivo".

"È la sottomissione, disse piano Rediger. L’idea sconvolgente e semplice, mai espressa con tanta forza prima di allora, che il culmine della felicità umana consista nella sottomissione più assoluta".

"A furia di moine, smancerie e vergognosi strofinamenti dei progressisti, la chiesa cattolica era diventata incapace di opporsi alla decadenza dei costumi. Di rifiutare decisamente ed energicamente il matrimonio omosessuale, il diritto all’aborto e il lavoro delle donne. Bisognava arrendersi all’evidenza: giunta a un livello ripugnante, l’Europa occidentale non era più in grado di salvare se stessa".

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