Siamo impaniati in un mondo di grandi che continuano a fare i finti adolescenti (la mia generazione e ancor di più quella appena precedente sono probabilmente le peggiori dai Sumeri a oggi) e che trattano i ragazzi come dei ‘semi-deficienti’. "Caro ora ti spiego bene bene cosa devi fare, sai non è difficile, ma se non ti senti dimmelo, forse hai bisogno di un po’ di aiuto da un terapeuta, oppure semplicemente perché non ti fai una canna?..", mentre tra di loro, vipere senza ritegno, quando nessun ragazzo è in giro, sguaiatamente sogghignano ‘’Che razza di smidollati i ragazzi di oggi, noi si che avevamo degli ideali, e poi che ignoranti, non leggono nulla di nulla, va bene cara, lasciamo stare, piuttosto che mi dici di questo Syrah ‘ (la strana ossessione per l’alta cucina e il vino doc ha infettato gran parte dei miei coetanei con trascorsi ‘di sinistra’). Poi in aula sprezzantemente li maltrattano (ma li promuovono) contribuendo alla loro sostanziale perdita di fiducia verso dei ‘padri’ che hanno abdicato al loro compito.
La proposta di legalizzazione della Cannabis è solo la più oscena e plateale dimostrazione di questo disprezzo per una generazione che si giudica inutile e insulsa da parte di ex-giovani inaciditi dal passare degli anni. Il documentato peggioramento dei sintomi borderline verso la schizofrenia causato dalla cannabis in un mondo giovanile mai come ora in preda alle malattie psichiatriche rende la liberalizzazione della cannabis corrispondente all’offrire a un aspirante suicida una pistola carica.
E’ una generazione di vecchi che ha deciso di depotenziare (Per invidia? Per paura del difficile e glorioso ruolo di padre?) una intera generazione di giovani…è un crimine inaudito.