E’ importante realizzare interventi che qualifichino e valorizzino il lavoro domestico di cura, rompendo il binomio famiglia datrice di lavoro–lavoratrice immigrata sfruttata. E occorre far emergere tale rapporto dall’informalità delle relazioni privatistiche ripensando il welfare della cura
Raffaella Maioni
Collaboratore
Raffaella Maioni
Collaboratore
Responsabile nazionale delle Acli Colf dal 2009. Dopo la laurea in Scienze Politiche, ha frequentato il Master in Studi interculturali dell’Università degli Studi di Padova, svolgendo una ricerca sul campo in Brasile. Nel 2003 ha iniziato la collaborazione con le Acli di Padova, lavorando presso l’ufficio immigrazione e lavoro domestico del Patronato Acli. Nel 2006 ha assunto l’incarico di responsabile provinciale delle Acli Colf. Nel 2008/2009 ha collaborato con l’ONG Ipsia in Albania, occupandosi di progetti volti alla migrazione regolare e alla formazione professionale per le persone maggiormente svantaggiate. Ha realizzato molte iniziative per promuovere il lavoro domestico e ha collaborato a numerose pubblicazioni sul tema. Ha curato insieme a Gianfranco Zucca il libro “Viaggio nel lavoro di cura” (Ediesse 2016).
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