Tenere insieme il compito di realizzare una società più giusta attraverso una economia più umana che si prende cura dell’ambiente e la cura di comunità cristiane inclusive in continuo e costante ascolto dello Spirito e prossime alla vita quotidiane delle persone nei territori. E tenersi insieme: accogliere la...
Giuseppe Notarstefano
Comitato Scientifico
Presidente dell'Azione Cattolica Italiana dal 27 maggio del 2021. Succede a Matteo Truffelli che ha retto per due mandati l'associazione. E' stato Vice presidente nazionale per il Settore Adulti dell'Azione Cattolica Italiana nel triennio 2017-2020. E' stato Responsabile nazionale dell'Azione Cattolica dei Ragazzi dal 1999 al 2005. E' inoltre componente del Comitato Scientifico dell’istituto “Vittorio Bachelet”.
Docente di statistica economica presso la sede di Palermo dell’Università LUMSA, E' stato coordinatore didattico del master in "Politiche pubbliche e sviluppo territoriale" promosso dall'Istituto Pedro Arrupe di Palermo in collaborazione con l'Università di Palermo e l'Università di Deusto di Bilbao. Collabora con Aggiornamenti Sociali, Dialoghi, ed è autore di numerose pubblicazioni sull'economia regionale, lo sviluppo locale e la valutazione delle politiche pubbliche territoriali. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo: (con Giuseppe Angelini, Enzo Biemmi, Claudio Nora) "Generare alla vita e alla fede. L'Azione Cattolica Italiana e l'iniziazione cristiana" (Ave 2003); (con Emilio Centomo e Maria Grazia Vergari) "Di racconto in Racconto. Adulti e primato della vita", Ave (Roma 2017); "Generare sviluppo sociale" in Leonardo Becchetti (a cura), Le città del ben-vivere. Il Manifesto programmatico dell'economia civile per le amministrazioni locali, Ecra (Roma 2017).
Tra le pubblicazioni recenti va annoverata la curatela dell’annuario 2019 di Antropologica “Ecologia integrale? Etica, economia e politica in dialogo”, che contiene un saggio scritto in collaborazione con Enrico Giovannini “L’economia come cura e custodia”. Ha collaborato come coautore alla stesura del manuale “Politiche pubbliche. Analisi e valutazione” di Antonio La Spina (Il Mulino nel 2020).
Ha promosso sin dal 2009 la costituzione di un network siciliano di Economia Civile in collaborazione con la Scuola di Economia Civile e la supervisione di Stefano Zamagni, promuovendo numerose attività di formazione, ricerca e animazione culturale con le scuole e le università siciliane. È componente del Consiglio direttivo dell’Istituto di formazione politica “Pedro Arrupe” di Palermo, con cui collabora dal 2004, è membro dell’Osservatorio Mezzogiorno di Eurispes, del comitato scientifico di “Fa’ la cosa giusta – Sicilia” e vicepresidente dell’associazione Vivisano Onlus.
Una santità per tutti
La santità è la pienezza di una vita cristiana autentica, una “misura alta” per il credente che aspira a conformare la propria vita secondo il Vangelo. Ma non adempiendo meramente a prescrizioni e precetti, ma aprendosi all’incontro vitale con la Parola, il Pane, il popolo e i poveri…
La rivoluzione dell’ecologia integrale
"Oggi, pensando al bene comune, abbiamo bisogno in modo ineludibile che la politica e l’economia, in dialogo, si pongano decisamente al servizio della vita, specialmente della vita umana" (Laudato si' n. 189)
Dati…di qualità
Dati, mole immense di dati che circolano attraverso il web, dati enormi (Big Data), dati accessibili a tutti (Open Data). La modernità ci aveva spiegato che le teorie vanno provate, empiricamente. Ma cosa c'è dietro i dati? Come si producono? Quando sono attendibili? Come leggergli?
La dimensione locale dello sviluppo
Rimettere al centro dell’agenda politica l’importanza del locale significa affermare l’importanza di una visione pluralistica dei modelli e delle politiche di sviluppo. E scommettere di nuovo sulle comunità, sulle relazioni che sono a fondamento dei processi economici e sociali.
Un sviluppo integrale
Negli ultimi decenni si è verificato un progressivo aumento della polarizzazione dei redditi e un approfondimento delle disuguaglianze sociali in molti Paesi. E questo è avvenuto anche in Italia dove esiste da sempre un forte divario territoriale tra le aree del Centro-Nord e quelle del Mezzogiorno. Per superare questa...
Generare sviluppo locale
Lo sviluppo dei territori è connesso sempre più alla crescita di comunità “generative”, capaci di promuovere il capitale umano e sociale delle persone, base essenziale per realizzare processi istituzionali più inclusivi. In questo senso il nesso tra responsabilità e autonomia va ripensato alla luce di una configurazione poliarchica delle...
Dramma Sicilia: disperazione sociale e delusioni autonomiste
Qualcuno ha paragonato le ormai famose cinque giornate siciliane come un sussulto del popolo siciliano, una sollevazione dalla valenza storica così come quella del movimento antagonista alla dominazione angioina dei Vespri siciliani o di quello vetero-sindacale dei Fasci siciliani di fine ottocento. Alcuni commentatori, più pratici di oroscopi che...
Ripensare il modello produttivo ed economico
La crisi economica e finanziaria ha investito un sistema produttivo nazionale in grosso affanno: polverizzazione della struttura produttiva, bassi livelli di produttività, scarsa propensione all’innovazione e specializzazione prevalente nei settori a basso contenuto tecnologico, razionamento del credito e mancanza di manodopera qualificata.
Povera Italia!
Il 4% degli italiani è povero: si tratta di 975.000 famiglie che sono private dei mezzi fondamentali di sostentamento, quali cibo e vestiario. Il dato diventa ancora più drammatico, qualora articolato per circoscrizione territoriale: ancora una volta sono le famiglie meridionali a segnalare una maggiore difficoltà a sostenere standard...
Povera Italia!
Il 4% degli italiani è povero: si tratta di 975.000 famiglie che sono private dei mezzi fondamentali di sostentamento, quali cibo e vestiario. Il dato diventa ancora più drammatico, qualora articolato per circoscrizione territoriale: ancora una volta sono le famiglie meridionali a segnalare una maggiore difficoltà a sostenere...
Ripartire dai poveri
Gli italiani sono sempre più poveri. Il 13% della popolazione del Belpaese vive con un reddito mensile che è pari alla metà di quello medio nazionale (500-600 euro).rnA ciò si aggiunge un aumento delle disparità tra aree geografiche e tra categorie di famiglie per classe di reddito: persiste, laddove...
La battaglia per la legalità degli imprenditori siciliani
È davvero di notevole interesse il dibattito che si è sviluppato a partire dalle articolate riflessioni di Giovanni Bazoli pubblicate sul Sole 24 Ore nei giorni scorsi in merito alla funzione sociale degli imprenditori (in particolare bancari) e che è stato rilanciato sul nostro sito da Leonardo Becchetti.
Le famiglie italiane: fragili e al Sud sempre più povere
La recente pubblicazione dei risultati di un’indagine relativa ai redditi dell’anno 2005 compiuta dall’Istat su un campione di circa 21.500 famiglie (che insieme rappresentano oltre 54.000 individui), costituisce una base interessante di analisi sulle condizioni delle famiglie italiane, sulla disuguaglianza della distribuzione dei redditi nel Paese e sulle condizioni...
Le famiglie italiane: fragili e al Sud sempre più povere
La recente pubblicazione dei risultati di un’indagine relativa ai redditi dell’anno 2005 compiuta dall’Istat su un campione di circa 21.500 famiglie (che insieme rappresentano oltre 54.000 individui), costituisce una base interessante di analisi sulle condizioni delle famiglie italiane, sulla disuguaglianza della distribuzione dei redditi nel Paese e sulle condizioni...
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