Francesca Rispoli e Luigi Ciotti

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Francesca Rispoli e Luigi Ciotti

Francesca Rispoli ha iniziato il suo percorso in Libera a inizio degli anni 2000. Si è occupata di scuola e università, per poi approdare alle attività legate all'anticorruzione civica. Oggi presiede l’associazione insieme a don Luigi Ciotti.
Ha conseguito il dottorato in Scienze Politiche e il master in Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione all’Università di Pisa, dove oggi è assegnista di ricerca all'interno dei progetti PRIN "SCALPO - State CApture and Legal POlitical corruption in Italy" e "SOMMOSSA - SOcial media and civic Mobilization as MOnitoring toolS in the SociAl construction of corruption". Si occupa di mobilitazioni e protagonismo civico in relazione ai fenomeni criminali ed è autrice di "In piazza contro la corruzione. Le mobilitazioni in Italia nel periodo 1984-2022" (Melteni, 2023). È docente a contratto presso l'Università di Milano Bicocca e l'Università Statale di Milano.

Luigi Ciotti è nato nel 1945 a Pieve di Cadore (BL), nelle Dolomiti.
Emigrato con la famiglia a Torino negli anni 50, ha fondato nel 1965 il Gruppo Abele, espressione di un impegno sociale fatto di accoglienza e di servizi alle persone, proposta culturale, educativa e, in senso lato, “politica”.
Da sempre il Gruppo Abele è anche impegnato in progetti di cooperazione allo sviluppo nelle aree più povere del mondo (oggi in Costa d’Avorio) e di cooperazione sociale per dare dignità e lavoro a persone con storie difficili.
Don Luigi ha contribuito alla costruzioni di reti come il Coordinamento nazionale delle Comunità di accoglienza (CNCA), che ha presieduto per oltre 10 anni, e la Lega italiana per la lotta all’Aids (LILA), della quale pure è stato presidente.
Nel 1995 il suo impegno si è allargato alla denuncia e al contrasto al potere mafioso dando vita a Libera, che oggi coordina l’impegno di oltre 1.600 realtà ed è presente anche in Europa, in Africa e in America Latina. Il contrasto alle mafie si lega attualmente all’impegno contro le disuguaglianze e la povertà (con la rete “Numeri Pari”) e contro la corruzione.

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