Minimizzare questi fenomeni razzisti e violenti (ci sono stati anche morti) equivale ad esserne complici. Verona non è né la città dell'odio, né la città dell'amore. La via d'uscita non è la contrapposizione, ma il lavoro culturale, educativo, solidale, che può trovare nuova espressione politica proprio nella pratica nonviolenta...
I due volti di Verona
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