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Spesso  i cattolici, dopo l’affermazione del sistema bipolare, negli ultimi anni si sono divisi tra fautori della pace e fautori della famiglia. Il papa nel Messaggio per la Giornata della pace fa sintesi  affermando: "la famiglia e’ una agenzia di pace".

Il Messaggio per la pace e’ davvero suggestivo. Una frase in particolare non puo’ non spingere a una profonda riflessione: "La negazione o anche la restrizione dei diritti della famiglia, oscurando la  verita’ sull’uomo, minaccia gli stessi fondamenti della pace. Pertanto chi, anche inconsapevolmente osteggia l’istituto familiare rende fragile la pace nell’intera comunita’, nazionale e internazionale, perche’ indebolisce quella che, di fatto, e’ la principale "agenzia" di pace". Nel rapporto CISF, presentato il 12 novembre scorso,  Pierpaolo Donati ha stilato 9 criteri per riconoscere cos’e’ una famiglia cui dare rilevanza in maniera giuridica: ed e’ quella fondata sul matrimonio, in base agli indici di stabilita’, ruolo sociale, investimento sul futuro, fecondita’/fertilita’. Le coppie di fatto, secondo il Rapporto CISF mancano del "valore aggiunto" delle famiglie, che si prendono un impegno sul lungo periodo  e si assumono obblighi verso la societa’. "Le tutele – ha spiegato Donati- devono essere proporzionate alle obbligazioni assunte". Per chi si sposa c’e’ il regime
giuridico dei diritti e doveri della famiglia, Per chi non vuole assumere queste obbligazioni, ci sono i diritti e i doveri delle persone. Il Ministro Bindi, nel  dibattito di presentazione del Rapporto CISF ha
affermato a che "il mondo cambia e l’ordinamento giuridico non puo’ ignorarlo e non puo’ non regolarlo". Per lei l’ultimo Rapporto CISF e’ il frutto amaro delle contrapposizioni che avrebbe creato il Family Day. Don Sciortino, Direttore di Famiglia Cristiana, ha risposto  per le rime: "capisco le preoccupazioni del Ministro Bindi sul fatto che uno scontro ideologico possa bloccare le iniziative a sostegno della famiglia. Ma nonostante la sua buona volonta’ non e’ riuscita a ottenere nulla più di
quando il Ministero della famiglia non c’era. Stiamo attenti, perche’ finisce che ad essere discriminata e’ proprio la famiglia descritta dall’art 29 della Costituzione, la societa’ naturale fondata sul matrimonio. Non si puo’ far confusione tra la famiglia a cui per legge si chiedono determinati doveri e altre forme di convivenza che sembrano avere solo diritti. Non e’ giusto. Diventa un torto"rn

Anche i cattolici adulti devono meditare questo Messaggio per a pace perche’ pace e famiglia  camminano insieme. Perche’ il grande disegno della Carta Costituzionale che ha visto i cattolici uniti con altre espressioni culturali e politiche nel disegnare l’impotranza della pace e della
famiglia venga anche oggi, in spirito di dialogo e senza contrapposioni sviluppato e accresciuto.
Perche’ gli art 11 (sulla pace) e 29 (sulla famiglia come "societa’ naturale fondata sul matrimonio") siimul stabunt, simul cadent. E i cattolici, piuttosti che dividersi tra "familiofili" e "paciofili" devo
unirsi con tutti gli uomini di buona volonta’ per tutelare e promuovere l’unita’ della famiglia umana.
A forza di fare i cattolici adulti si diventa CATTOCONFUSI.
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