Redazione
Il 20 giugno, alle ore 12.00, si terrà presso la sede delle Acli nazionali (palazzo Achille Grandi, via Marcora 18/20 – Roma) il terzo appuntamento del ciclo d’incontri a tema “Lo stato delle cose. I dialoghi delle Acli per comprendere la politica che sarà”.
Nel primo incontro si è parlato di Europa con Sergio Fabbrini, professore di Scienze politiche e relazioni internazionali e direttore della Luiss School of Government, parlando del destino dell’Europa, ha sottolineato l’importanza dell’Unione europea, senza la quale ogni politica nazionale rischia di essere di breve respiro.
Nel secondo incontro Giuseppe de Rita, Presidente del Censis, parlando dei “corpi intermedi e della formazione della classe dirigente” ha osservato, tra l’altro, come “la crisi della dimensione intermedia risieda nella mancanza del binomio tecnico-politico che ha dato vita a quella realtà. Nel post dopoguerra degli anni ‘45- ’46 la cultura tecnica trovava il suo naturale sviluppo nel meccanismo politico”. “Oggi assistiamo – ha sottolineato ancora De Rita – a un impoverimento della politica dovuto al primato della cronaca: la dichiarazione sostituisce il progetto, le pulsioni gli ideali, le emozioni le passioni”.
In questo terzo appuntamento si parlerà di cattolici e politica con Luca Diotallevi, professore di Sociologia all’Università di Roma Tre.
Le elezioni del 4 marzo hanno evidenziato l’assenza dei cattolici nel dibattito e nella competizione politica. Certamente del “mondo cattolico” sono scomparsi i partiti, i temi e perfino alcune biografie significative. Cosa è successo e quali sono le strade per uscire da una condizione di insignificanza.
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