Mi ha molto colpito la lettura di un recente articolo su Il Foglio che vi consiglio caldamente e che trascende di molto la vicenda (seppur molto importante) del bambino Alfie Evans.
Blaise Pascal, uno dei più grandi geni di tutte le epoche (il fondamento del calcolo delle probabilità, la scoperta della pressione atmosferica, le basi teoriche del calcolo automatico si devono a lui) notava come ci fossero delle ‘ragioni del cuore che la ragione non comprende’.
Attenzione massima all’uso delle parole (tra l’altro Pascal è anche uno dei padri fondatori della prosa francese moderna..): Pascal non dice (solo) ‘la ragione più di tanto non fa’ e neanche (come nella becera vulgata odierna) ‘segui il tuo istinto e non starci a pensare su troppo’, niente affatto, egli si riferisce a qualcosa che noi cattolici dovremmo conoscere molto bene: egli parla della ‘sapientia cordis’ di quella conoscenza (e quindi ragione, non istinto) che deriva da un animo realmente aperto al divino e immune dal pettegolezzo e dalle mode culturali, sapienza che si raggiunge per vie diverse da quelle esclusivamente calcolanti.
La Chiesa deve essere (ed è sempre stata) quel luogo in cui questa sapienza è custodita, quel luogo dove chi non ha letto che le poche pagine del sussidiario delle elementari può avere (non necessariamente ha, la via della cultura è una via importante) delle intuizioni più precise e profonde di chi ha letto un milione di libri, se smette di essere un tale luogo allora, semplicemente, il principe di questo mondo non ha più ostacoli.
Se la sapienza del cuore (che si ribella spontaneamente a uno Stato che ‘conta di più’ dei genitori nella vita di un bambino) la troviamo nelle curve dei tifosi piuttosto che nei discorsi di filosofi e professori, per noi è insieme una bella (e non troppo inaspettata) notizia e un monito: di cattolici allineati allo spirito del mondo, buoni borghesi illuminati, possiamo benissimo farne meno ma qualcuno si dovrebbe occupare seriamente di re-inculturare il messaggio cristiano nel mondo dei tifosi piuttosto che rendersi accettabili a un pensiero sedicente moderno in evidente dissoluzione.
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