Ebbene la notizia è che l’ OCSE pubblica i risultati di uno studio approfondito svolto in molte nazioni, in cui si dimostra che l’uso dei computer in classe peggiora piuttosto che migliorare l’apprendimento
Chiunque si sia trovato a spiegare qualcosa di veramente importante ai ragazzi con cuore e onestà lo sapeva, il computer se mai può essere un ausilio solo dopo che lo studente ha fatto proprio un concetto, un teorema, una metodologia. Prima è solo una facile scorciatoia per evitare di pensare.
Nessuno osava dirlo però, soprattutto dalle nostre parti, ‘un computer e una lavagna elettronica in ogni classe’ era la noiosa cantilena obbligatoria per chiunque volesse essere considerato moderno e illuminato.
Nessuno osava dire che era una stupidaggine, nessuno tranne quel cavaliere senza macchia e senza paura di Giorgio Israel. Un matematico geniale, appassionato dell’insegnamento e dell’educazione, un uomo buono, profondamente religioso, ma anche un polemista rigoroso e un caro amico che è tornato alla casa del Padre pochi giorni fa dopo una lunga malattia.
La ricerca dell’OCSE che confermava la sua solitaria battaglia è stato un regalo inaspettato per tutti i suoi amici.